LA MEDAGLIA D’ARGENTO DI MAZZANTI

La medaglia d’argento è un risultato assolutamente eccellente quello conquistato dal terzino della Pallamano Romagna Gregorio Mazzanti e dalla Nazionale di beach handball ai Mediterranean Beach Games di Heraklion, in Grecia.

Dopo il 2° posto nel girone A, alle spalle della Croazia e davanti a Cipro e Kosovo (doppio 2-0), la Nazionale Italiana conquista la finale con i successi ai quarti e in semifinale su Tunisia e Spagna in entrambi i casi 2-1 nel computo dei set.
All’ultimo atto si registra la vittoria 2-0 (18-22 / 20-23) della Croazia sugli Azzurri che festeggiano, comunque e meritatamente, la medaglia d’argento di grande valore assoluto. Impresa storica per la Nazionale Italiana che, dalla nascita dei Mediterranean Beach Games nel 2015, la Nazionale non aveva mai conquistato una medaglia. È la prima volta per gli uomini, la terza complessiva dopo l’oro e il bronzo femminili conquistati rispettivamente nel 2015 a Pescara e nel 2019 a Patrasso.

Per quanto riguarda Gregorio Mazzanti, due reti per il terzino arancioblu all’esordio contro il Kosovo, sabato 9 settembre, ma l’azione memorabile che resterà negli annali del beach handball italiano è la parata del “shot out” che ha permesso alla squadra di superare la Tunisia ai quarti di finale (anche un giocatore di movimento può opporsi ad un “shot out”).

Queste le sue parole:
“E’ stata un’esperienza bellissima ed indimenticabile: poter partecipare ad un torneo prestigioso come i Giochi del Mediterraneo è una sensazione splendida e, come sempre, indossare la maglia dell’Italia è molto bello. In più, questa maglia ha pure impresso i cerchi olimpici e questo è qualcosa di unico. E, non posso non sottolineare quanto sia stato emozionante ascoltare l’Inno di Mameli prima delle Finale contro la Croazia: davvero indimenticabile e molto soddisfacente, credo che sia il sogno di ogni giocatore.
Ai Giochi del Mediterraneo si sfidano 3 continenti, ovvero Asia, Europa e Africa: avere la possibilità di partecipare e vincere è abbastanza impensabile e allo stesso tempo straordinario.
A livello personale ho realizzato 2 reti contro il Kosovo all’esordio, ma quello non è il mio compito in questa squadra. Nel beach handball non c’è contatto di alcun tipo, di conseguenza, io che sono un difensore trovo molto più stimolante riuscire a conquistare un fallo di sfondamento del mio avversario, oppure ad intercettare un pallone, murare un tiro, insomma far sbagliare l’avversario. In generale posso ritenermi soddisfatto del mio lavoro in difesa durante questo torneo.
Se dovessi scegliere un episodio in particolare, direi in semifinale contro la Spagna, quando ho guadagnato uno sfondamento nel secondo set a 20 secondi dalla fine che ci ha consegnato la palla del +2 che poi ci ha portato alla vittoria: molto godurioso. Oppure quando ho parato l’ultimo “shot out” contro la Tunisia: anche quel momento è stato molto godurioso).
La sensazione di indossare una medaglia d’argento al collo è strana: poiché le premiazioni sono avvenute nell’immediato post-partita, avevo addosso ancora l’amarezza di non aver raggiunto l’oro, ma allo stesso tempo, ero molto felice per aver avuto l’opportunità di poterci puntare.
Io e i miei compagni siamo super contenti di questo risultato che, di certo, non ci aspettavamo a priori di poter raggiungere: non abbiamo mai mollato un attimo e ci abbiamo creduto sempre. Resta solamente una piccola nota amara per la finale. Ma l’effetto di essere entrati nella storia di questo sport, di questa competizione e della nostra Nazionale è sempre soddisfacente. Senza dubbio chiudo questa avventura con la consapevolezza di essere in un gruppo di compagni di squadra e di amici con il quale ho condiviso sensazioni uniche che ci ricorderemo per sempre!”