La conferma di Luca Montanari
La Pallamano Romagna è lieta di annunciare il rinnovo del contratto di coach Luca Montanari, colonna portante del nuovo progetto nato due stagioni fa.
Montanari arriva da una stagione davvero travagliata a causa delle problematiche annesse alla pandemia covid, partendo da una preparazione altalenante e “spezzettata”, passando da un calendario di partite quantomeno difficile da affrontare e finendo con la gestione delle rotazioni dei roster.
Arriva da un campionato di serie B concluso a metà classifica, ovvero con un notevole miglioramento rispetto alla stagione precedente e da un 8° posto in under 19 con la formazione Romagna B che ha gettato al vento la possibilità di chiudere al 5° posto finale.
Ora lo staff tecnico si sta preparando in vista della nuova stagione e Luca Montanari rappresenta un tassello davvero importante dal punto di vista dell’esperienza, del carisma e della conoscenza della pallamano.
Luca Montanari, approdi alla terza stagione con la pallamano Romagna. Perche hai deciso di proseguire questo rapporto?
“Perché il progetto continua ed il lavoro non è certo concluso; inoltre ho avuto la fortuna di poter lavorare con un gruppo di persone con cui mi trovo molto bene”.
La grande famiglia della Pallamano Romagna sta continuando a crescere. I numeri sono confortanti e il progetto è vivo più che mai:
“Certo, io ritengo che, proprio in questi due anni così complicati, la società ha dimostrato che il progetto che stiamo cercando di realizzare, abbia veramente basi molto interessanti e in qualche modo stiamo cercando di costruire un futuro pallamanistico per tutti i nostri ragazzi”.
Sai già quali formazioni allenerai nella stagione 2021/2022?
“Allenerò la serie B di Faenza composta da qualche seniores e dal gruppo che quest’anno ha giocato in under 19 e darò una mano al gruppo under 17”.
Dopo una stagione travagliata per via della pandemia è importante innanzitutto esserci ancora come società. E lo è ancor di più implementare il proprio progetto, aiutando i più giovani a riprendere la vita ‘normale’ sia fuori dal campo che in palestra, con i consueti allenamenti settimanali:
“Beh, direi che mai come in questo momento la centralità e la funzione sociale oltre che quella agonistica delle società sportive sia evidente a tutti, abbiamo passato un momento molto complicato e il potersi ritrovare a giocare al nostro ludo preferito è stato e sarà certamente un aspetto fondamentale per tornare ad una vita normale, sempre attraverso il rispetto dei protocolli”.
Quali problematiche ritieni avrà lasciato in eredità questa pandemia?
“I problemi principali che ci troveremo a dover risolvere sono il calo dei tesserati dovuto, oltre alla paura che il covid ha insinuato nelle nostre vite, alla impossibilità di portare avanti i progetti di reclutamento avviati dal Romagna che stavano veramente portando ottimi frutti. Inoltre dovremo gestire il momento di ristrettezza economica dovuto al calo delle quote di iscrizione ed ai possibili dubbi di alcuni sponsor”.