COMUNICATO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

COMUNICATO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA A.S.D. PALLAMANO ROMAGNA
In relazione a quanto apparso sulle pagine social della società 1985 Pallamano Bologna è doveroso da parte nostra raccontare come si sono veramente svolti i fatti.
La primavera scorsa la società Pallamano Romagna è stata contattata dall’allenatore della società Pallamano 85 San Lazzaro per proporre i suoi giovani giocatori alla scrivente società sapendo di non poter fare più lo stesso campionato.
Inoltre affermava che secondo lui saremmo stati la destinazione migliore per fare continuare a crescere i propri atleti. Visti i rapporti di amicizia che intercorrevano tra le società, il referente per la nostra società chiedeva quali fossero gli atleti più indicati a trasferirsi, ricordando di non poterne prendere molti per non togliere spazio ai propri giovani, ma che si sarebbe trovato un modo di accontentare la sua richiesta. La società scrivente chiedeva poi se gli atleti in questione erano coperti da premio di formazione o se questo non fosse dovuto, anche nell’ottica di una più ampia collaborazione che avrebbe potuto coinvolgere più giocatori della stessa età con una squadra under 20 unica e permettere così a molti atleti in uscita di
continuare a giocare.
L’allenatore rispondeva negativamente e ometteva di dire che gli atleti in questione, che giocavano in serie A Silver, in una società che sarebbe stata chiusa e non avrebbe potuto richiedere il premio di formazione, erano invece tesserati nella società giovanile che utilizzava allo stesso modo il gemellaggio.
Da lì sono passate settimane dove la Pallamano Romagna ha fatto più di un colloquio/incontro con i ragazzi, in presenza del primo collaboratore dell’allenatore della Pallamano 85 San Lazzaro, per spiegare agli atleti la possibilità. Gli atleti hanno incontrato anche un’altra società del territorio e liberamente hanno poi scelto dove trasferirsi. Due di loro hanno deciso di venire in Romagna.
Purtroppo a metà estate, nel tesserare i 2 atleti il programma federale prevedeva l’obbligo di pagare il premio di formazione. Sapendo che la società di serie A Silver non si sarebbe iscritta, perdendo così la possibilità di richiedere il premio di formazione, al referente della nostra società è venuto il dubbio che non fossero tesserati per la società di San Lazzaro, ma per la loro squadra gemellata la 1985 Pallamano Bologna, società che militava nei campionati regionali.
Subito sono stati presi contatti per sapere se fosse effettivamente come avevamo immaginato. La risposta dell’allenatore, nella veste di referente della 1985 Pallamano Bologna, diventò affermativa e per i ragazzi era così richiesto il premio per tesserarli.
I due atleti in questione, se pur atleti di prospettiva, erano entrambi infortunati da poco al legamento crociato, il che li teneva fuori dal campo per l’intera annata sportiva e non permetteva di sapere le condizioni in cui sarebbero tornati a giocare.
La società scrivente si è interrogata se avrebbe avuto senso un investimento economico di quel tipo sapendo di prendere due giocatori con infortunio grave, a maggior ragione visto che la nostra è una società che ha nel proprio settore giovanile un ottimo serbatoio di atleti.
Per non dover ritrattare gli accordi presi con i due atleti e con le famiglie la società ha cercato un partner, la società gemellata di Imola, che si è resa disponibile a tesserare i ragazzi, permettendogli così di giocare il doppio campionato in due società differenti, come per altro già facevano a San Lazzaro.
La questione è stata esposta anche agli atleti che hanno compreso e avvallato con la società la dinamica di trasferimento. Dinamica che NON viola nessuna norma, la stessa dinamica usata dalla società di provenienza.
Allo stesso tempo, visto che il Romagna è una società che crede nel premio di formazione e nel suo valore, tramite il Neo Presidente regionale, anche ex presidente della squadra di serie A Silver di San Lazzaro dei due atleti, in estate ha fatto sapere all’allenatore referente della 1985 Pallamano Bologna, che avrebbe pagato, anche se non dovuto, a seguito di una valutazione sulla ripresa dall’infortunio, la differenza sul premio, se gli atleti avessero continuato a giocare l’anno successivo in terra Romagnola. Agendo in questo modo la società avrebbe dato un contributo economico in base all’effettivo utilizzo dei due ragazzi, tutelandosi da un possibile non rientro in campo alle stesse condizioni antecedenti l’infortunio. Ma soprattutto lo avrebbe fatto nonostante quanto successo.
La società restituirà l’importo versato non dovuto dalla 1985 Pallamano Bologna e nel caso la controparte persistesse nel suo atteggiamento, si riserverà di non contribuire per la differenza e al contempo perseguire, nel caso ci siano gli estremi, chi la millanta e la diffama.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA A.S.D. PALLAMANO ROMAGNA